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al testo proposto da Loredana Savelli
in te dormiva (da Erotopaegnia)
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in te dormiva come un fibroma asciutto, come una magra tenia, un sogno; ora pesta la ghiaia, ora scuote la propria ombra; ora stride, deglutisce, orina, avendo da sempre atteso il gusto della camomilla, la temperatura della lepre, il rumore della grandine, la forma del tetto, il colore della paglia: senza rimedio il tempo si è rivolto verso i suoi giorni, la terra offre immagini confuse; saprà riconoscere la capra, il contadino, il cannone? non queste forbici veramente sperava, non questa pera, quando tremava in quel tuo sacco di membrane opache.
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Franca Alaimo
- 23/05/2010 17:48:00
[ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]
Se mai il tema è nuovo, sempre deve esserlo il modo...Con quale novità lautore canti lapprendimento del mondo da parte di un bimbo è cosa perfettamente palese. Ed è novità che nasce dal coraggio di nominare le cose, i gesti più quotidiani, perfino quelli che sembrerebbero "offendere" la sfera semantica del poetico. In ogni caso resta salva e cantabile lo stupore dellapprendere.
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leopoldo attolico
- 22/05/2010 19:48:00
[ leggi altri commenti di leopoldo attolico » ]
"Ci si avventura" ( è il caso di dirlo ) in questo Sanguineti lussureggiante di suggestioni metaforiche e se ne è come sovrastati , circondati , colpiti e affondati . Ma è affondare per riemergere da una decodificazione che chiede allintelletto un ulteriore guizzo del verbo e dello spirito, esperibile soltanto dopo una lunga frequentazione del Nostro e delle sue agudezas desultorie .
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